dermatite atopica nei bambini

Dermatite atopica nei bambini: come gestirla

La dermatite atopica è una malattia cronica che interessa principalmente i bambini. Le prime manifestazioni cliniche si osservano nell’85% dei casi entro i primi 5 anni di vita.

È possibile riconoscere la dermatite atopica?

La dermatite atopica è, nella maggior parte dei casi, facilmente riconoscibile.

La caratteristica principale è il prurito che alterna fasi acute, in cui la pelle appare arrossata, umida e ricoperta da croste, a fasi croniche in cui invece la cute può sembrare del tutto normale.

Come appare la pelle?

La pelle della zona interessata appare arrossata, secca e pruriginosa, con piccole bolle ripiene di liquido che se grattate provocano la sensazione di umido. A volte possono essere presenti anche croste e ferite dovute al grattamento.

Dove si manifesta?

Nel lattante e nella prima infanzia: sul volto, sulla testa e all’interno dei gomiti, dei polsi e sul retro delle ginocchia. Il bambino con dermatite atopica può apparire irrequieto, piange spesso e non riposa bene, con notevoli ripercussioni in ambito familiare.

Nell’adolescente e nell’adulto: a livello delle pieghe cutanee del collo e degli arti, e a livello delle mani. Nell’area intorno agli occhi e intorno alla bocca sono spesso ben evidenti le lesioni provocate dal grattamento.

Quali sono le cause?

Non esiste una singola causa specifica in grado di determinare l’insorgenza della malattia, ma ve ne sono diverse che interagiscono tra di loro: le alterazioni del sistema immunitario del bambino, le infezioni microbiche, i fattori presenti nell’ambiente. Questi ultimi normalmente sono innocui, come la polvere o l’umidità, ma nei soggetti predisposti allo sviluppo della malattia provocano iperreattività cutanea.

In alcuni casi la dermatite atopica nei bambini si associa ad altre malattie su base allergica, come asma, rinite e congiuntivite.

La dermatite atopica e le altre patologie della pelle

Alcune patologie della cute che possono essere confuse con la dermatite atopica. Ecco di seguito le più frequenti.

Dermatite seborroica infantile

Insorge più precocemente, prima del secondo mese di vita del bambino, e si localizza soprattutto al cuoio capelluto (crosta lattea) con squame più grandi di colore grigio-giallastro, o a livello delle pieghe ascellari e inguinali. La dermatite seborroica infantile evolve con maggiore rapidità e, inoltre, l’assenza di prurito e di lesioni da grattamento aiutano ad effettuare una corretta diagnosi.

Dermatite allergica da contatto

Nei pazienti affetti da dermatite allergica da contatto è frequente osservare la formazione di chiazze arrossate e pruriginose, ricoperte da vescicole, che insorgono generalmente in seguito all’esposizione a determinate sostanze ambientali. Queste lesioni si localizzano prevalentemente alle mani e ai piedi. In questi casi è fondamentale ricorrere a specifici test allergici e di laboratorio da eseguire su consiglio del proprio medico, che chiariranno ogni dubbio riguardo la natura della malattia.

Consigli per gestire la dermatite atopica nei bambini

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Esistono numerosi accorgimenti che, se adottati, aiutano a ridurre sia la frequenza che l’intensità della malattia.

PULIZIA E DETERSIONE

  • Ripristinare la barriera cutanea della pelle mantenendola adeguatamente idratata con prodotti idratanti, emollienti e privi di profumi.
  • Prestare grande attenzione alla detersione, preferendo prodotti delicati in grado di svolgere un’azione lenitiva, come Osmin Olio di Biogena un olio detergente emolliente e idratante. Sciolto nell’acqua tiepida del bagnetto, o massaggiato direttamente sulla pelle inumidita e poi risciacquato con acqua, è indicato nel trattamento della pelle secca e a tendenza atopica.
  • Evitare di fare il bagnetto tutti i giorni e mantenere la temperatura dell’acqua al di sotto di 34-36 °C
  • Evitare di strofinare la pelle con spugne abrasive o con l’asciugamano, ma tamponarla con delicatezza per asciugarla.

ABBIGLIAMENTO

  • Preferire indumenti in fibra naturale come cotone e lino
  • Far indossare al bambino dei guanti di cotone, soprattutto nelle ore notturne, per evitare che si gratti e tenere le unghie corte e le mani ben pulite.
  • Lavare la biancheria con detersivi il più possibile naturali e risciacquare a lungo

AMBIENTE ESTERNO

  • Soggiornare in ambienti ben aerati con temperature intorno ai 19-20 °C
  • Evitare il contatto e, se possibile anche la convivenza, con animali con il pelo come cani e gatti
  • In estate, impiegare prodotti ad alta protezione evitando l’esposizione solare nelle ore più calde della giornata

ALIMENTAZIONE

  • Seguire una dieta equilibrata da concordare con il medico
  • Limitare alimenti ricchi di istamina come fragole, cioccolato o pomodori, per evitare un peggioramento della situazione

Il mio bambino ha la dermatite atopica, quando devo rivolgermi al medico?

È buona norma rivolgersi al medico nel caso in cui si sospetti che il bambino sia affetto da dermatite atopica, soprattutto se il prurito è molto intenso o se il bambino appare estremamente sofferente e irrequieto.

Il medico, una volta appurato che si tratti realmente di dermatite atopica e non di un’altra malattia della pelle con manifestazioni simili (come la dermatite da contatto o l’orticaria), prescriverà la terapia più adeguata. È importante però precisare che non esiste una vera terapia del tutto risolutiva perché la patologia ha solitamente un andamento cronico e recidivante.

Oltre ai trattamenti opportuni per il singolo caso, il medico consiglierà gli accorgimenti da adottare per gestire la patologia che si deve combattere su più fronti, primo fra tutti fornendo alla pelle i componenti necessari per ristabilire l’equilibrio idrolipidico danneggiato, e per ripristinare le barriere fisiologiche compromesse.

Nel caso in cui si preferisca una detersione a base non oleosa, tra i prodotti Biogena, Osmin Top Gel Detergente rappresenta il detergente più indicato per la detersione della per la pelle secca e atopica. Grazie alla sua composizione delicata, rispetta l’equilibrio idrolipidico dell’epidermide svolgendo un’azione idratante, calmante e antipruriginosa.

Lo sapevi che?

Alcuni genitori si rivolgono al pediatra chiedendo di effettuare test cutanei e allergologici per ricercare la presenza di un’eventuale causa allergica scatenante. In realtà, però, molti medici sconsigliano questo tipo di prove diagnostiche prima dei 10-12 mesi di età del bambino, poiché i risultati non sono considerati attendibili.

 

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