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Dermatite atopica nell’adulto: sintomi e soluzioni

La dermatite atopica nell’adulto si riscontra in circa il 2% degli individui. Sebbene la patologia interessi prevalentemente l’età pediatrica, (è infatti presente nel 10-20% dei bambini), anche gli adulti ne possono soffrire.

La nostra cute è infatti esposta all’azione di numerosi stimoli che indeboliscono le barriere cutanee e provocano reazioni a carico della pelle che favoriscono l’insorgenza di processi infiammatori.

È importante conoscere di più sull’argomento per proteggere la propria pelle in queste situazioni.

Cos’è la Dermatite atopica

La dermatite atopica comprende una serie di manifestazioni infiammatorie della pelle, croniche e ricorrenti, associate all’atopia ovvero a uno stato allergico che comporta reazioni cutanee anomale al contatto con agenti normalmente innocui.

Nella maggior parte dei casi la dermatite atopica va incontro a periodi di remissione (soprattutto durante la stagione estiva) e di riacutizzazione, fino alla pubertà, quando regredisce completamente nel 40% dei casi. Tuttavia può persistere anche in età adulta, sotto forma di intensa secchezza cutanea associata a eccessiva reattività della pelle, soprattutto alle mani.

La persistenza della dermatite atopica in età adulta si verifica generalmente in coloro che precedentemente hanno avuto una forma di malattia particolarmente grave, associata ad altre malattie atopiche e con una storia familiare di malattie allergiche.

Nei casi gravi e persistenti di dermatite atopica nell’adulto e comunque nelle fasi di riacutizzazione, giocano un ruolo importante i fattori psicologici e ansioso-depressivi.

Quali sono le cause e i sintomi

I sintomi

L’esordio della malattia avviene nella maggior parte dei casi entro i primi 5 anni di vita, in genere entro il primo anno. Raramente la malattia esordisce in età adulta o senile.

La dermatite atopica si manifesta con:

  • prurito: il sintomo prevalente della malattia, a causa del quale l’individuo tende a grattarsi;
  • secchezza della pelle (xerosi);
  • chiazze arrossate;
  • escoriazioni provocate dal grattamento, che possono determinare la formazione di croste;
  • desquamazione della cute interessata dall’eritema.

Negli individui affetti da dermatite atopica, la presenza delle lesioni provocate dal grattamento determina molto frequentemente la comparsa di sovrainfezioni batteriche, in particolare da stafilococco aureo, localizzate soprattutto nelle zone cutanee più a rischio, come quelle delle pieghe.

Anche le infezioni da virus dell’herpes simplex (HSV) possono diffondersi a larga parte della cute interessata dalla malattia. Quando la dermatite atopica si localizza alle palpebre può generare una infiammazione che prende il nome di blefarite.

Le cause

Alla base della dermatite atopica vi sono diversi fattori strettamente connessi fra loro:

  • Fattori genetici: in circa la metà dei casi di dermatite atopica è presente una storia familiare di malattie allergiche, soprattutto nei gemelli monozigoti. Se uno dei due genitori presenta una manifestazione atopica – come ad esempio la rinite allergica, la congiuntivite allergica o la stessa dermatite atopica – è molto probabile che possano essene affetti anche i figli.
  • Fattori ambientali: l’esposizione agli elementi irritanti che sono presenti nell’ambiente – come i prodotti usati per l’igiene e la cura della pelle o per la pulizia della casa – favorisce, negli individui predisposti, la comparsa della malattia, oppure ne determina il peggioramento. Anche l’inalazione di sostanze come la polvere e i pollini o l’ingestione di determinati alimenti come fragole, arachidi, crostacei o latticini, può innescare la comparsa o il peggioramento della malattia. Un altro fattore in grado di provocare l’insorgenza o la riacutizzazione della dermatite atopica è lo stress psico-fisico.
  • Fattori immunologici: l’organismo degli individui affetti da dermatite atopica risponde a numerosi stimoli (ingestione di alimenti, contatto con indumenti o sostanze irritanti, infezioni, farmaci ecc.) rilasciando sostanze infiammatorie che provocano l’insorgenza di segni come l’arrossamento più o meno diffuso della pelle o di sintomi come il prurito, che può essere localizzato o diffuso.

Affinché la malattia si manifesti, devono inoltre essere presenti due elementi fondamentali: le alterazioni della pelle, con la conseguente perdita della funzione di barriera, e l’infiammazione. Questi due fattori sono strettamente correlati e innescano un vero e proprio circolo vizioso: l’alterazione della barriera cutanea favorisce la penetrazione sia delle sostanze in grado di determinare uno stato di allergia sia di quelle irritanti. Queste sostanze stimolano così una serie di reazioni infiammatorie, che a loro volta influenzano le alterazioni della barriera cutanea di per sé già danneggiata.

La dermatite atopica nell’adulto e nel bambino

Dermatite atopica bambino

Nei bambini la dermatite atopica compare generalmente tra i 2 e i 6 mesi di vita.

Durante la prima infanzia, ovvero dalla nascita al secondo anno di vita, la malattia si localizza prevalentemente a livello del viso – guance, fronte e cuoio capelluto.

Nella fase successiva, ovvero dai 2 ai 12 anni, le lesioni tendono a localizzarsi prevalentemente alle palpebre, dietro le orecchie e alle labbra, originando dei piccoli tagli, particolarmente evidenti nella piega sotto l’orecchio e agli angoli della bocca. Le escoriazioni provocate dal grattamento, in questa fascia d’età, sono particolarmente evidenti.

Dermatite atopica adulto

La fase giovanile e dell’adulto è caratterizzata soprattutto dalla presenza di lesioni pruriginose ispessite, secche e desquamanti, che si localizzano principalmente a livello delle pieghe del collo e degli arti, alla nuca, ai gomiti, al dorso delle mani e dei piedi e ai genitali.

Nell’adulto la localizzazione alle mani spesso si complica con una dermatite da contatto irritativa e/o allergica, che è generalmente di tipo professionale, ovvero che insorge in seguito al contatto con sostanze che si utilizzano in ambito lavorativo come solventi, detersivi, disinfettanti.

Un aspetto particolare della dermatite atopica nell’adulto è rappresentato dal cosiddetto eczema nummulare, un’infiammazione della pelle caratterizzato da lesioni circolari di alcuni centimetri di diametro, ben definite, ricoperte da squame e croste, intensamente pruriginose e localizzate prevalentemente alle gambe.

Come agire se si soffre di dermatite atopica

In presenza di dermatite atopica è utile osservare alcuni accorgimenti e usare detergenti specifici e prodotti emollienti che possono aiutare ad alleviare i sintomi e che si possono associare all’impiego di specifiche terapie eventualmente prescritte dal medico.

Cosa fare

Pulizia della pelle: va effettuata con detergenti non irritanti e lenitivi come Osmin Top Gel Detergente di Biogena, indicato in tutte le situazioni di secchezza cutanea, arrossamento e prurito che caratterizzano la cute con tendenza all’atopia.

L’uso di detergenti da passare sulla cute con garze o cotone e da risciacquare con acqua tiepida, aiuta ad allontanare delicatamente eventuali croste e squame. Sono da evitare i saponi. I bagni contribuiscono a calmare il prurito e rimuovere le croste. Dovrebbero essere tiepidi e avere una durata massima di 10 minuti.

Uso regolare di emollienti: preferibilmente due volte al giorno, rappresenta il sistema migliore di ripristino e di mantenimento della funzione di barriera della pelle. Gli emollienti funzionano meglio se applicati dopo un bagno.

Per ricostituire rapidamente le difese cutanee alterate e calmare bruciore e prurito Osmin Top Unguento di Biogena è il prodotto coadiuvante ideale soprattutto per le fasi acute. Rappresenta un valido aiuto insieme a tutti i prodotti della Linea Osmin Top di Biogena.

Igiene ambientale: attenzione alle polveri presenti in casa! È importante non solo spolverare gli arredi, ma anche pulire regolarmente superfici come il rivestimento dei materassi, dei tappeti e dei cuscini, così come è indicato l’allontanamento degli animali domestici.

Fotoprotezione: se è vero che il sole aiuta la pelle di chi è affetto da dermatite atopica, è altrettanto vero che bisogna stare attenti a non esagerare con l’esposizione. È fondamentale attuare una corretta e scrupolosa fotoprotezione, soprattutto durante la fase acuta della malattia.

Rilassarsi: allontanare lo stress con attività come lo yoga, la meditazione o semplicemente con una salutare passeggiata all’aria aperta da praticare quotidianamente, contribuisce ad alleviare i sintomi della malattia, soprattutto quando l’origine è psicosomatica.

Cosa evitare

Creme o profumi contenenti allergeni: assicurarsi di leggere bene l’etichetta dei prodotti per la cura della persona, evitando quelli contenenti nichel, profumi e conservanti, per non rischiare di peggiorare la situazione.

Indumenti di lana e sintetici: scegliere bene i tessuti degli abiti che si indossano. Da preferire abiti in tessuti naturali come il cotone che non irritano la pelle e la lasciano traspirare.

Cibi che contengono istamina: prestare attenzione a cibi come fragole, arachidi, pomodori crudi, tonno in scatola, frutti di mare etc.

Lo sapevi che?

Le diete mirate ad eliminare eventuali alimenti in grado di provocare la malattia devono essere consigliate dal medico, sulla base di accurati test di laboratorio.

 

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