Dermatite seborroica del cuoio capelluto

Dermatite seborroica del cuoio capelluto? Ecco cosa fare

Molti la conoscono solo come forfora ma in realtà questa comune condizione, la dermatite seborroica, può comparire anche in altre aree del corpo, soprattutto quelle ricche di ghiandole sebacee e può manifestarsi con chiazze rosse, desquamazione e prurito.

Pur essendo non infettiva o contagiosa essa spesso è in grado di influenzare negativamente le relazioni sociali e la qualità di vita di chi ne è affetto.

Cos’è la dermatite seborroica del cuoio capelluto

La dermatite seborroica è una patologia su base infiammatoria caratterizzata dalla presenza sulla pelle di squame giallastre e untuose, che spesso si associano a rossore e prurito.

Si localizza prevalentemente nelle aree ricche di ghiandole sebacee, in particolare a livello del cuoio capelluto, prendendo pertanto il nome di dermatite seborroica del cuoio capelluto. È riscontrabile anche nella parte posteriore delle orecchie, all’interno del condotto uditivo, sulle sopracciglia e sul torace.

Colpisce circa il 5% della popolazione mondiale e presenta un andamento cronico recidivante, caratterizzato cioè da periodi di remissione e da riacutizzazioni che avvengono con frequenza variabile. Nello specifico, migliora durante l’estate e peggiora nella stagione invernale e interessa prevalentemente i maschi, soprattutto durante l’infanzia e l’adolescenza.

Nei neonati la dermatite seborroica del cuoio capelluto può comparire fin dalle prime settimane di vita e si definisce con il nome di crosta lattea. Si riscontra con particolare frequenza, interessando fino al 70% dei neonati durante i primi 3 mesi di vita e in alcuni casi può associarsi alla comparsa di dermatite da pannolino.

Dermatite seborroica del cuoio capelluto: cause e sintomi

Le cause della dermatite seborroica del cuoio capelluto non sono ancora completamente chiare.

Nonostante il nome, la dermatite seborroica del cuoio capelluto più che dall’aumentata secrezione del sebo, si può attribuire all’alterazione della sua composizione.

L’aumento della produzione sebacea rappresenta comunque un fattore permissivo. La malattia, infatti, si manifesta generalmente a partire dalla pubertà – un’età in cui si osserva un incremento nella produzione di sebo- e si localizza in aree cutanee ricche di ghiandole sebacee.

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La funzione del sebo è quella di proteggere la cute e i capelli sia conservandone l’idratazione sia attraverso l’attività antibatterica svolta dalle sostanze che il sebo stesso contiene.

La quantità e la qualità del sebo che le ghiandole producono dipendono da diversi fattori come gli stati emotivi, le condizioni climatiche o gli squilibri ormonali. La produzione inoltre è stimolata dagli androgeni e inibita dagli estrogeni; ciò spiega la maggior frequenza di dermatite seborroica del cuoio capelluto nell’uomo. Nelle ghiandole sebacee è inoltre presente un enzima che può stimolare le ghiandole stesse a produrre maggiori quantità di sebo, inducendo così la comparsa di seborrea.

Sembra ormai definitivamente stabilito anche il ruolo di alcuni funghi del genere Malassezia nell’innescare il processo infiammatorio presente nella dermatite seborroica. Questi microrganismi sono infatti costantemente isolati dal cuoio capelluto degli individui affetti da questa patologia.

Anche la carenza di alcune vitamine, come la biotina (vitamina B8) e la piridossina (vitamina B6), è considerata un probabile fattore che predispone all’insorgenza della dermatite seborroica del cuoio capelluto.

L’aumentata incidenza della malattia negli individui immunodepressi, come i pazienti con infezione da HIV, suggerisce che anche l’alterazione delle risposte immunitarie possa giocare un ruolo importante, sembra esservi anche una predisposizione genetica.

Come si manifesta la dermatite seborroica del cuoio capelluto?

Nella forma classica, la DS è caratterizzata dalla comparsa di chiazze arrossate con margini irregolari e limiti mal definiti, ricoperte di squame sottili, grigiastre, a volte untuose, che possono essere facilmente rimosse. Talvolta sono presenti vere e proprie croste e i capelli possono apparire secchi, crespi e unti.

Le squame del cuoio capelluto sono localizzate soprattutto nella parte anteriore in corrispondenza dell’attaccatura dei capelli e possono avere forma e grandezza diversa. Spesso si estendono anche alla parte posteriore della testa, alla regione posteriore e laterale del collo, nella parte posteriore dell’orecchio e alla regione frontale, lungo l’attaccatura dei capelli (corona seborroica).

Spesso la dermatite seborroica del cuoio capelluto si associa al prurito, che in alcuni casi può risultare anche intenso fino a provocare la sensazione di bruciore. Nell’uomo è frequentemente interessata anche la regione della barba.

Tutti questi sintomi si manifestano in genere in maniera graduale e si associano alla comparsa di eritema e desquamazione della pelle del volto, o di altre aree in cui sono presenti le ghiandole sebacee.

Consigli e rimedi per la dermatite seborroica del cuoio capelluto

Chi è affetto da dermatite seborroica del cuoio capelluto deve essere adeguatamente informato sull’andamento cronico e recidivante della malattia e sulle opzioni terapeutiche disponibili, che non sono in grado di ottenere una guarigione definitiva, ma permettono, se utilizzate per un lungo periodo, di ottenere un controllo ottimale dei sintomi.

È importante infatti ricordare che, essendo la dermatite seborroica del cuoio capelluto una condizione cronica, è fondamentale considerare i risultati a lungo termine di qualunque tipo di trattamento si intraprenda sia che si tratti di terapie farmacologiche opportunamente prescritte dal medico sia che si ricorra all’ausilio di prodotti topici come shampoo specifici e lozioni, che possono aiutare il paziente a ridurre le manifestazioni tipiche di questo disturbo. Gli obiettivi principali del trattamento sono la riduzione della reazione infiammatoria, della produzione di sebo e della colonizzazione del fungo Malassezia.

L’alimentazione

L’alimentazione è un aspetto da non trascurare in presenza di dermatite seborroica del cuoio capelluto. È importante evitare alimenti contenenti elevate quantità di grassi saturi e di zuccheri, così come prodotti lievitati e latticini.

Lo shampoo

In questi casi bisogna evitare di lavare i capelli troppo spesso, poiché si stimola in modo eccessivo la secrezione sebacea del cuoio capelluto con il risultato di aumentarne l’irritazione e la conseguente desquamazione. Risulta fondamentale ricorrere all’utilizzo di prodotti non aggressivi in grado di rimuove le squame e il sebo senza alterare il film idrolipidico del cuoio capelluto come Mellis Med di Biogena, shampoo coadiuvante ideale in tutte le forme seborroiche desquamative del cuoio capelluto, anche in presenza di irritazione e prurito.

Grazie ad una base lavante con miele svolge un’azione riparatrice, protettiva ed idratante e può essere utilizzato per 2-4 applicazioni a settimana senza aggredire i capelli.

Il sole

Tra i rimedi naturali più utili per limitare le manifestazioni della dermatite seborroica del cuoio capelluto vi è l’esposizione graduale e controllata ai raggi solari. Il sole sembra essere infatti un ottimo alleato soprattutto perché permette di ridurre la formazione del sebo e di controllare la riproduzione delle cellule della cute.

Lo sport

Nei periodi di maggiore stress psico-fisico possono essere d’aiuto attività come lo yoga e le tecniche di rilassamento, ma anche lo sport in generale e un buon sonno possono risultare utili.

Lo sapevi che?

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Mellis Med shampoo è uno shampoo delicato sebo-normalizzante.  …