Vitiligine e sole: cosa fare quando arriva l’estate?

Con l’arrivo dell’estate molti sono i dubbi e le questioni irrisolte per chi soffre di vitiligine. In questo articolo verranno forniti alcuni consigli e informazioni utili per comprendere al meglio questa particolare patologia e per rispondere alle domande più frequenti sul rapporto tra vitiligine e sole.

Vitiligine: cosa c’è da sapere

Cos’è la vitiligine?
La vitiligine è una malattia della pelle caratterizzata dalla perdita progressiva della melanina. È una patologia abbastanza diffusa, che interessa dall’1 al 2% della popolazione mondiale, senza una predilezione particolare per uno dei due sessi, e nel 50% dei casi inizia in età pediatrica.

Come si manifesta?
La vitiligine esordisce in maniera improvvisa, spesso dopo ustioni, lesioni cutanee o eventi rilevanti dal punto di vista emotivo e in alcuni casi può avere uno sviluppo estremamente veloce. Si manifesta con chiazze acromiche, ossia macchie di colore chiaro che possono comparire ovunque, anche se in genere si localizzano a livello delle mani, del volto e dei genitali.

Le macchie sono precedute da un lieve eritema fugace e, una volta presenti, durano per tutta la vita; possono cambiare forma e grandezza ma difficilmente si assiste a un loro ripigmentazione.

Quali sono le cause?
L’eziopatogenesi della vitiligine è sconosciuta, ma sembra siano molteplici gli elementi implicati nello sviluppo della malattia.

Fattori genetici. L’origine più probabile è attribuibile a fattori genetici che interessano il sistema immunitario: negli individui affetti da vitiligine gli anticorpi attaccano i melanociti, ovvero le cellule della pelle responsabili della produzione della melanina, il pigmento che dà colorazione alla pelle.

Il dato è avvalorato anche dal riscontro di una frequente associazione della vitiligine con malattie a carattere autoimmune, in cui cioè il sistema immunitario colpisce e danneggia un proprio organo o tessuto, come la tiroidite Hashimoto, la psoriasi, la gastrite atrofica o alcune forme di orticaria.

Fattori ereditari. Il 20-40% dei soggetti con vitiligine ha uno o più parenti affetti dalla stessa patologia. Ciò dimostra la possibilità piuttosto concreta di una trasmissione ereditaria della malattia.

Altri fattori. Carenza di vitamina D, terapie farmacologiche, traumi e stress.

Soffro di Vitiligine: posso espormi al sole?

Torniamo ora al nocciolo della questione: il rapporto tra vitiligine e sole. Chiunque si sia trovato a dover affrontare questa malattia si sarà posto certamente una fatidica domanda con l’arrivo delle prime temperature estive: posso prendere il sole?

La risposta non è forse così scontata e serve fare chiarezza.

La pelle “sana” è protetta da melanina. Quando ci si espone al sole, l’effetto di quest’ultimo è quello di aumentarne la produzione trasformando la pelle in un colore più scuro per proteggerla dalle scottature.

E nelle chiazze di vitiligine dove la melanina è assente?

L’assenza di melanina, rende le chiazze molto sensibili e, senza una opportuna protezione, l’esposizione al sole può portare a uno spiccato eritema con prurito e sensazione di bruciore. Le radiazioni inoltre aumentano il contrasto con la cute sana, rendendo le chiazze marcatamente più visibili.

Come comportarsi allora quando arriva l’estate? Rinunciare al sole è l’unica alternativa?

Assolutamente no! Esporsi al sole è possibile ma con i dovuti accorgimenti e adottando una fotoprotezione adeguata e specifica per pelli con vitiligine.

Non solo. Rinunciare del tutto al sole potrebbe essere addirittura controproducente. Abbiamo bisogno di luce solare per mantenerci in buona salute e gli effetti benefici su corpo e mente sono notevoli.

In definitiva, sì al sole ma con le giuste precauzioni!

Vitiligine e sole: i benefici

L’elioterapia, ovvero l’esposizione del corpo al sole e all’aria a scopo terapeutico, rappresenta il sistema più semplice e antico per trattare la vitiligine, rivelandosi in molti casi un’utile arma per combattere questa patologia, chiaramente con i dovuti accorgimenti del caso.

Diversi studi infatti tendono ad evidenziare gli effetti benefici delle radiazioni solari sulla pelle di chi soffre di vitiligine.

Quali sono questi benefici?

I raggi solari contengono sia radiazioni UVB sia radiazioni UVA. Le radiazioni solari principalmente di tipo UVB, favoriscono la ripigmentazione delle aree affette da vitiligine e contribuiscono ad uniformare il colorito della pelle. Sotto l’azione diretta del sole, i melanociti, che provengono dalla cute sana ai bordi della chiazza o nei follicoli piliferi, si spostano nelle zone in cui la cute è più chiara. Le radiazioni UVA che sono meno “abbronzanti” penetrano la pelle più in profondità e sono peraltro causa di foto invecchiamento con le esposizioni ripetute.

I raggi del sole agiscono anche come un vero e proprio antidepressivo naturale, contribuendo ad alleviare gli stati di ansia e depressione che spesso sono presenti in chi soffre di vitiligine.

Pertanto, per consentire a chi è affetto da vitiligine di sfruttare al meglio i benefici dall’esposizione solare occorre utilizzare una fotoprotezione in grado di schermare selettivamente entrambi i tipi di radiazioni con SPF differenti, come TAE-X Inverse di Biogena, che offre una protezione media nei confronti delle radiazioni UVB, con un fattore di protezione 15 e una protezione molto elevata nei confronti delle radiazioni UVA con un fattore di protezione 30.

In ogni caso è buona norma limitare sempre il tempo delle esposizioni al sole ed evitando le ore centrali della giornata.

vitiligine e sole : i benefici

Guida all’uso corretto del sole

A questo punto deve essere chiaro che è possibile esporsi al sole anche nei casi in cui si soffra di vitiligine. Bisogna solo assicurarsi un’esposizione protetta e sicura.

Ecco una serie di consigli da tenere sempre a mente quando si parla di vitiligine e sole:

  • non esporsi nelle ore centrali della giornata;
  • evitare esposizioni prolungate che aumentino il rischio di scottature;
  • sospendere l’esposizione in caso di nuove macchie o allargamento di quelle già esistenti;
  • applicare sempre una quantità abbondante di crema solare che sia specifica per pelli con vitiligine.

Ricorda che:

  • i raggi UVB nelle giuste quantità stimolano la pigmentazione e contrastano i meccanismi autoimmunitari della malattia.
  • i raggi UVA penetrano più profondamente nella pelle e possono essere  causa di invecchiamento precoce con esposizioni ripetute.

Per il paziente con vitiligine occorre garantire una fotoprotezione adeguata con prodotti solari ad hoc, come TAE-X Inverse di Biogena, un fotoprotettore basato su un innovativo sistema filtrante a protezione UV inversa che svolge un’azione coadiuvante nel trattamento elioterapico della vitiligine. Chiedi consiglio al dermatologo.

Lo sapevi che?

Alcuni farmaci o creme possono avere un effetto fotosensibilizzante, ovvero possono rendere la pelle più sensibile all’azione della luce solare e peggiorare così la malattia. Bisogna pertanto rivolgersi sempre al proprio medico, per valutare insieme i comportamenti più adeguati da adottare.

 

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